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RIFORME ISTITUZIONALI

POLITICA E ISTITUZIONI

L'unica vera risposta ai populismi è una democrazia decidente che fornisca risposte efficaci ai problemi quotidiani di cittadini e imprese.

 

È il momento di immaginare nuove architetture istituzionali, dal livello locale a quello sovranazionale, che consentano alle Istituzioni democratiche di agire tempestivamente ed efficacemente.

 

Abbiamo bisogno di sistemi elettorali che consentano ad ogni cittadino di effettuare una scelta consapevole,  che non venga tradita o vanificata dopo il voto.

Una democrazia decidente e responsabile di fronte ai cittadini

È il momento che gli italiani abbiano la possibilità di scegliere direttamente il Presidente del Consiglio, così come già avviene per i Sindaci e i Presidenti di Regione.

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Negli ultimi dieci anni la funzione di vertice del potere esecutivo è stata sempre svolta da persone diverse dai leader proposti ai cittadini dalle diverse forze politiche e, in due casi, si è trattato di personalità non elette in Parlamento. Ciò, in presenza di una crescente frammentazione politica, di un meccanismo elettorale proporzionale e di un sistema repubblicano di natura parlamentare.

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A ciò si aggiunge la necessità di introdurre un sistema elettorale che consenta ai cittadini un effettivo potere di scelta sui propri rappresentati in Parlamento, attualmente eletti per 2/3 mediante le c.d. "liste bloccate". E che permetta, mediante un premio di maggioranza o un doppio turno elettorale, di riconoscere una maggioranza parlamentare certa alle forze vincitrici.

Un metodo per le riforme da realizzare

L'Italia è il Paese delle riforme non attuate. Grandi annunci e dibattiti parlamentari spesso sono destinati ad arenarsi nella propria fase di implementazione, per mancanza dei decreti attuativi o una insufficiente dotazione di risorse economiche o amministrative. Inoltre, spesso, le riforme approvate, per motivi di mero consenso, presentano gravi carenze in termini di efficienza ed efficacia.

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È il momento di introdurre un sistema di valutazione delle politiche pubbliche fin dalla fase di ideazione, per continuarne a valutarne gli effetti sia durante che dopo l'implementazione. Ciò al fine di garantire a cittadini  e imprese un cambiamento reale, concretamente tangibile ed ai governanti la possibilità di essere valutati in base agli obiettivi effettivamente raggiunti.

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Inoltre, occorre riformare il procedimento legislativo, introducendo regole certe e trasparenti per la consultazione dei soggetti interessati dagli effetti della nuova norma e l'audizione di esperti indipendenti. Ogni riforma va inoltre valutata anche dal punto di vista della tecnica legislativa, al fine di operare una progressiva semplificazione e razionalizzazione del sistema normativo italiano. 

Nella XVII Legislatura, come Presidente della Fondazione Cultura Democratica, ho curato la presentazione del Disegno di legge Senato n. 1497 recante "Disciplina dell'attività di rappresentanza degli interessi particolari e istituzione del registro pubblico dei rappresentanti di interessi". Continua il mio impegno per l'approvazione in Italia di una riforma che consenta maggiore trasparenza e partecipazione all'interno del procedimento legislativo.

Verso gli Stati Uniti d'Europa

L'Unione Europea rappresenta la più grande speranza di libertà, benessere e pace per il nostro continente e gli equilibri globali. Nel mondo, le democrazie liberali continuano a rappresentare l'eccezione piuttosto che la regola. Ed il multilateralismo richiede la presenza di un'interlocutore forte e stabile, sotto il profilo politico, economico e militare.

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Ciò che ancora manca all'Unione Europea è un passo in avanti verso una compiuta democrazia dei cittadini europei. Le gelosie ed i tatticismi politici all'interno del Consiglio, composto dai capi di governo dei Paesi membri, rallentano spesso le giuste ambizioni di riforma avanzate dal Parlamento Europeo, eletto direttamente dai cittadini. 

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È il momento di introdurre l'elezione diretta da parte dei cittadini europei del Presidente della Commissione Europea, riconoscendo maggiori poteri di natura legislativa al Parlamento Europeo, al fine di semplificare l'iter di approvazione delle riforme e consentire un deciso passo in avanti di natura politica per la giovane democrazia europea.

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